Pensione
By Alpian23 maggio 2025

Lacuna previdenziale in Svizzera: come colmare il divario pensionistico

Immagina di avere 65 anni, in piedi su un balcone con una vista spettacolare – ma con un budget che fatica a coprire l’affitto. Uno scenario tutt’altro che raro.

Molte persone in Svizzera danno per scontato che la pensione sarà sufficiente. Ma la realtà? Il sistema statale copre solo circa il 60% dell’ultimo salario. Per vivere serenamente dopo il pensionamento servirebbe invece l’80–90%.

Questa differenza si chiama lacuna previdenziale. E non riguarda solo chi guadagna poco, ma soprattutto chi ha un reddito medio o elevato – come te. Senza un’adeguata pianificazione, il futuro può riservare scelte difficili: abitazioni più piccole, pensionamento posticipato, stile di vita più limitato. Ma nulla di tutto questo è inevitabile.

Come capire se hai una lacuna previdenziale

La differenza tra il reddito desiderato durante la pensione (di solito l’80% dell’ultimo salario) e le rendite previste da AVS e cassa pensione rappresenta la tua lacuna previdenziale.

Un esempio semplice:

  • Reddito precedente: CHF 100’000

  • AVS + cassa pensione: circa CHF 52’000 (52%)

  • Necessari: ca. CHF 80’000 (80%)

  • Lacuna annua: CHF 28’000

  • Lacuna su 20 anni di pensionamento: CHF 560’000

E si tratta di uno scenario prudente. In base alla durata della vita, all’inflazione e ai costi sanitari, la lacuna può diventare anche più ampia. Le persone con redditi alti sono particolarmente esposte – perché una parte significativa del loro salario non viene nemmeno considerata nel sistema previdenziale.

Perché nascono le lacune previdenziali – e perché sono così frequenti

Le lacune non sono frutto del caso, ma conseguenza di limiti strutturali, scelte di vita e mancanza di pianificazione. La buona notizia? Una volta individuate, possono essere affrontate.

Lavoro ridotto e pause – una realtà diffusa

Chi lavora a tempo parziale o si prende delle pause – per esempio per prendersi cura dei figli o per una formazione – versa meno contributi all’AVS e alla cassa pensione. Le donne sono particolarmente colpite: oltre il 60% lavora a tempo parziale. Meno contributi significa in futuro una pensione più bassa.

Inflazione – il nemico silenzioso

Auch bei stabiler Rentenzahlung sinkt die Kaufkraft: Bereits 2 % Inflation jährlich können über Jahrzehnte grosse Auswirkungen haben. Klassisches Sparen bietet kaum Schutz – Sparkontozinsen lagen 2024 im Schnitt bei nur 0.8 %.

Vivere più a lungo – e pianificare di più

Oggi 65 anni, domani 90? La longevità è una bella notizia – ma anche una sfida. Molte casse pensioni hanno ridotto il tasso di conversione. Risultato: una rendita più bassa per ogni franco risparmiato, da erogare per un periodo più lungo.

I redditi alti sono spesso i più esposti

Il sistema previdenziale svizzero è pensato per i redditi medi. Chi guadagna più di CHF 90’720 non è pienamente coperto dalla seconda colonna. Se il reddito annuo è di CHF 150’000, spesso la rendita corrisponde solo al 43% circa dell’ultimo salario – e il resto va colmato privatamente.

Quali strategie concrete aiutano a colmare la lacuna?

La buona notizia è che puoi agire attivamente per ridurre o eliminare una lacuna previdenziale esistente o potenziale. In Svizzera, diverse strategie si sono dimostrate efficaci. Non esiste un piano valido per tutti – ma ci sono molti strumenti utili. L’approccio più efficace? Iniziare presto e combinare questi elementi:

1. Previdenza vincolata (3° pilastro A)

Un classico. Vantaggi fiscali, e dal 2025 anche possibilità di recupero dei contributi non versati:

  • Contributo massimo per dipendenti: CHF 7’258

  • Per indipendenti: fino a CHF 36’288 (cioè il 20%)

2. Previdenza libera (3° pilastro B)

Nessun vincolo, nessun tetto massimo. Perfetto per bonus, eredità o progetti immobiliari. Polizze vita, ETF, conti di risparmio – le possibilità sono tante.

3. Investimenti in ETF

Investimenti disciplinati e di lungo termine con costi contenuti. I piani di risparmio in ETF permettono la diversificazione globale anche con piccoli importi. Rendimenti potenzialmente migliori rispetto ai conti di risparmio – ma bisogna essere pronti alle oscillazioni.

4. Obbligazioni e depositi a termine

Per maggiore sicurezza in età avanzata. Dopo anni di tassi bassi, tornano interessanti. Nel 2024, i tassi sui depositi a termine superavano anche l’1%. Ideali per stabilizzare il portafoglio vicino al pensionamento.

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Come altre persone in Svizzera gestiscono la loro lacuna previdenziale

Ogni situazione è diversa – non esiste una soluzione universale. Ecco tre casi concreti dalla Svizzera, che mostrano come nascono le lacune e quali soluzioni possono funzionare:

Caso 1: tempo parziale dopo una pausa familiare

Origine della lacuna: Dopo la nascita dei figli, una madre 35enne ha ridotto l’attività lavorativa, versando meno contributi ad AVS e cassa pensione. Il cosiddetto “coordinationsabzug” resta invariato anche con il tempo parziale, quindi una buona parte del suo reddito ridotto non viene assicurata.

Soluzione: Per colmare questo divario, sfrutta al massimo il 3° pilastro A, versando ogni anno il contributo massimo. Inoltre, valuta acquisti volontari nella cassa pensione per compensare gli anni di contribuzione mancanti. Queste misure le permettono di aumentare il capitale previdenziale e di ridurre la pressione fiscale – e quindi di chiudere la lacuna poco a poco.

Caso 2: reddito alto, copertura limitata

Origine della lacuna: Un dipendente 55enne con reddito elevato scopre che AVS e cassa pensione copriranno meno dell’80% del suo ultimo salario. Una parte del suo reddito non è assicurata nella seconda colonna, e lui desidera mantenere lo stesso tenore di vita dopo il pensionamento.

Soluzione: Decide di intervenire attivamente. Effettua acquisti volontari nella cassa pensione, aumentando subito il capitale futuro. Inoltre, sfrutta ogni anno il 3° pilastro A e investe il resto nella previdenza libera (pilastro 3b). Questa combinazione tra previdenza professionale e privata lo aiuta a colmare la lacuna e a mantenere lo stile di vita desiderato.

Caso 3: indipendente senza seconda colonna

Origine della lacuna: Una donna di 40 anni, diventata indipendente, versa solo i contributi AVS e non ha più una cassa pensione. La seconda colonna – fondamentale – manca. Il risultato: la rendita AVS non basterà per mantenere il suo tenore di vita.

Soluzione: Per affrontare la situazione, elabora un piano previdenziale coerente. Apre un conto 3° pilastro A e versa ogni anno il massimo consentito, riducendo anche le imposte. Inoltre, investe regolarmente nella previdenza libera (3b), ad esempio in ETF o fondi. Questa strategia privata le permette di compensare l’assenza della cassa pensione e garantirsi un futuro sicuro.

Quando iniziare a pensare alla previdenza?

Adesso. Prima si agisce, maggiori sono le possibilità di scelta. Recuperare in ritardo è più difficile – e costoso.

La lacuna previdenziale non è un dettaglio – è una delle principali cause di difficoltà finanziarie nella terza età. Chi pianifica oggi, risparmia stress e denaro domani. Inizia analizzando la tua situazione AVS e della cassa pensione. Sfrutta soluzioni digitali come Alpian per investire in modo trasparente. Pensa a lungo termine – ma agisci subito.

Conclusione: la lacuna previdenziale è reale – ma non inevitabile

La tua previdenza è tanto personale quanto la tua vita. Ma una cosa è certa: ignorare la lacuna non la farà sparire. Quindi: meglio agire oggi – per un domani libero da preoccupazioni.


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